Per le Voloire a Milano i senatori Albertini, Formigoni, Romani e Rossi presentano interrogazione al Ministro della Difesa

Legislatura 17ª – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 484 del 15/07/2015

Gabriele ALBERTINI, Roberto FORMIGONI, Paolo ROMANI, Luciano ROSSI – Al Ministro della difesa – Premesso che, a quanto risulta agli interroganti: nel quadro dei provvedimenti di riordino della forza armata, lo Stato maggiore dell’Esercito ha previsto lo spostamento del reggimento artiglieria a cavallo dalla sede storica della città di Milano nella sede della città di Vercelli; il reggimento artiglieria a cavallo ha sede presso la caserma S. Barbara in Milano dal 1887 e, a partire dal 2008, è l’unità di supporto di fuoco della capacità nazionale di proiezione dal mare (CNPM), uno dei progetti prioritari del Ministero della difesa; il reggimento artiglieria a cavallo rappresenta per la città un elemento di eccellenza e di storia unica, lo storico reggimento dell’artiglieria a cavallo con le annesse batterie «Voloire», è infatti anche «cittadino onorario» della città di Milano; nella caserma Santa Barbara è presente anche il 1° reggimento trasmissioni (di supporto al comando Nato di Solbiate Olona) che occupa, attualmente, anche la caserma Montello, sita in piazzale Firenze in Milano; lo spostamento del reggimento artiglieria a cavallo nella sede di Vercelli, è stato inteso allo scopo di trasferire il personale del reggimento trasmissioni dalla caserma Montello alla Santa Barbara, in modo da liberare l’infrastruttura per la successiva valorizzazione o dismissione delle strutture secondo il piano dismissioni del Ministero della difesa; la caserma Santa Barbara consente, comodamente, l’alloggiamento dei militari, le infrastrutture di comando (uffici) e di supporto (magazzini e officine) di entrambi i reggimenti; lo spostamento del reggimento artiglieria a cavallo rappresenterebbe, per la città di Milano, una perdita significativa, in termini di immagine e di economia complessiva del territorio, nonché di rilevanza nel tessuto

sociale della città: presso il reggimento, infatti, viene svolta l’attività di ippoterapia, a favore di circa 200 famiglie, per la riabilitazione di personale diversamente abile. L’attività è iniziata 35 anni fa grazie all’intuizione di Manuela Setti Carraro, moglie del generale Dalla Chiesa. Inoltre, il reggimento è fautore di numerose attività di beneficenza a favore di onlus quali Unicef, Banco alimentare, e altro; inoltre, presso la caserma S. Barbara e l’idroscalo di Milano è possibile effettuare («a costo zero») tutte le attività per l’acquisizione ed il mantenimento delle qualifiche anfibie da parte del personale destinato al bacino CNPM; cosa che a Vercelli non potrebbe avvenire, in quanto non esistono le strutture idonee per poterle effettuare; infine è importante ricordare che al momento, il reggimento artiglieria a cavallo assicura il dispositivo per la costituzione della task force Expo che, nel periodo 15 aprile-1° novembre 2015, sarà impegnata per garantire il supporto all’ente Expo e la sicurezza del sito espositivo in concorso alle forze di Polizia e alla prefettura di Milano; la presenza del reggimento artiglieria a cavallo a Milano assicurerebbe il comando dell’operazione «Strade Sicure», riducendo contestualmente la problematica alloggiativa, in quanto il personale sarebbe già presente sulla piazza di Milano e non dovrebbe affluire da altre unità; mantenere il reggimento artiglieria a cavallo a Milano consentirebbe di preservare anche gli assetti devoluti all’impiego, in caso di pubbliche calamità, nell’ambito del territorio del comune metropolitano di Milano e delle province di Lecco, Como, Pavia e Monza/Brianza (a novembre un’unità del reggimento è intervenuta a Cremona a seguito dello straripamento del Po); la decisione dello spostamento del reggimento non è ancora esecutiva, si chiede di sapere: se, alla luce delle criticità esposte, il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno riconsiderare la decisione dello spostamento del reggimento artiglieria a cavallo dalla sede di Milano; in caso contrario, quali siano le ragioni e i tempi effettivi del trasferimento del reggimento. (pdf: 4-04283)

Questa voce è stata pubblicata in In primo piano. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento